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venerdì 4 marzo 2011

PIZZA TRICOLORE



La pizza es el símbolo italiano por excelencia. Pues he pensado en una pizza “tricolore” para celebrar el 150° aniversario de la unificación de Italia (17 de Marzo)... estamos pasando por un periodo negro, política: un desastre, economía: un fracaso… soy de los que no tienen orgullo por su italianidad pero en esta ocasión no quiero olvidar lo bueno que hicieron nuestros antepasados que, con muchos esfuerzos y sacrificios, nos han regalado no sólo un territorio nacional único, sino también un patrimonio artístico y cultural (e incluso gastronómico) que todo el mundo envidia. Me duele que nuestros políticos ridículos, incapaces y miserables oscurecen la identidad de mi país, porque no todos los italianos somos racistas, homófobos, machistas, mafiosos y corruptos sino hay gente de bien, personas honorables, queribles y generosas, que nunca es mencionada por los noticiarios nacionales e internacionales. (Perdonadme el desfogo! En general, no soy para nada patriótica y no me gusta hablar de política, pues solo querría compartir con ustedes mi pizza, que es uno de mis platos favoritos y mi especialidad culinaria, pero al eligir un nombre se me voló el pensamiento).
Con esta receta quiero dar mi aportación al HEMC 52 cuya anfitriona de este mes es Irene de Sabor Impresión. 


La pizza è uno dei simboli più classici dell’Italia nell’immaginario collettivo internazionale. Mi ha fatto piacere scoprire che il tema del concorso di cucina "Hecho en mi cocina 52" è proprio la pizza, piatto che amo visceralmente nonché mia specialità culinaria da quando, adolescente, ho messo piede in cucina. La mia prima proposta è la pizza con pomodorini di Pachino e rucola, che ho chiamato pizza tricolore, in vista del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In verità non sono per nulla patriottica, anzi sono tra quelli che a volte si vergognano di essere italiani. Ciononostante mi sembra opportuno festeggiare il fatto di essere (che che se ne dica) una nazione, con molti problemi e mille contraddizioni ma anche con una tradizione culturale, artistica e perché no, anche culinaria, unica al mondo. Mi dispiace tantissimo e mi fa rabbia il fatto di essere governata e rappresentata da una mandria di gente meschina e spregevole, ma fortunatamente l’Italia non è fatta solo da questa gentaglia, ci sono pure persone per bene, anche se silenziose e probabilmente anestetizzate, rassegnate di fronte al malcostume diffuso (noi tutti dovremmo svegliarci da questo sopore). 
Ma bando alle chiacchiere, ecco la ricetta.

PASTA PER LA PIZZA - MASA PARA PIZZA

(Desplaza hacia abajo para la versión en español )
PASTA BASE PER LA PIZZA

INGREDIENTI:
350 gr  di farina 00
350 gr di semola di grano duro
7 gr di lievito di birra disidratato attivo o 1 cubetto (25 gr) di levito di birra fresco
2 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale
acqua tiepida q.b. (circa 350-400 ml)

Procedimento:
1) CON LIEVITO FRESCO:
Se si utilizza il lievito fresco sbriciolate il cubetto in una tazza con acqua tiepida e lo zucchero e mescolate per farlo sciogliere completamente.
Setacciate insieme la farina e la semola, unite un pizzico di sale e disponete in un recipiente molto capiente formando una fontana con un buco al centro dove verserete l’acqua con il lievito ed i due cucchiai di l’olio.
CON LIEVITO SECCO:
Personalmente preferisco utilizzare il lievito secco, è più comodo da usare ed ha un potere fermentativo maggiore.  Non è necessario scioglierlo in acqua, si unisce direttamente alla farina (foto 1) con 2 cucchiaini di zucchero, quindi si forma una fontana, si versa al centro l’olio e si aggiunge l’acqua poco a poco (foto 2).

2) Impastate con le mani (foto 3), con un movimento dall’esterno verso l’interno, fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico (foto 4). Formate una palla, infarinatela e riponetela di nuovo nel recipiente, anch’esso infarinato, e coprite con un canovaccio pulito umido. Fate riposare in un luogo riparato (generalmente si mette nel forno spento) e tiepido (la temperatura ambientale ideale per la fermentazione è di 25°C), fino a quando non abbia raddoppiato il proprio volume (1 ora e mezza, 2 ore).

Varianti:
•          Si può sostituire la combinazione di farina e semola (350+350 gr) con una quantità equivalente (700 gr) di farina Manitoba.
•          Mentre s’impasta si può aggiungere una patata lessa passata con lo schiacciapatate.
•          Si possono aggiungere 2-3 cucchiai di latte a temperatura ambiente.


foto 1
foto 2


foto 3
foto 4





















MASA PARA PIZZA

INGREDIENTES:
350 grs de harina 00
350 grs de sémola de trigo duro
7 grs levadura seca activa o 1 cubito (25 grs) de levadura de cerveza fresca
2 cucharadas de aceite de oliva extra virgen
2 cucharadita de azúcar
1 cucharadita de sal
agua tibia en cuantidad necesaria (350-400 ml aprox.)


1) CON LEVADURA FRESCA:
Disolver la levadura en una taza pequeña con agua tibia y el azúcar. Tamizar la harina 00 con la sémola y sal y colocar en forma de corona en un cazo grande. En el medio volcar la levadura y el aceite.
CON LEVADURA SECA:
Yo prefiero la levadura seca activa, la encuentro más cómoda y más eficaz. No necesita ser disuelta, se aplica directamente sobre la harina (foto 1) junto con 2 cucharaditas de azúcar. Luego se añade el aceite y el agua tibia poco a poco (foto 2).

2) Amasar (foto 3) con las manos (con movimiento de afuera hacia adentro) hasta obtener una consistencia lisa, suave y elástica (foto 4).
Enharinar la masa formando una bola, colocarla en el cazo enharinado y tapar con un paño húmedo. Dejar descansar por unas 2 horas en un lugar templado (sería preferible una temperatura de 25°C) y reparado de corrientes de aire (en el horno apagado por ejemplo) hasta que doble su volumen.

Variantes:
•          Se puede reemplazar la mezcla de harina 00 y sémola (350+350 grs) por igual cantidad (700 grs) de harina de fuerza/harina Manitoba.
•          Se puede añadir una patata hervida y pasada por el pasapurés y seguir amasando.
•          Se pueden agregar 2-3 cucharadas de leche al agua.