Come anticipato in questo post, La nuez moscada si arricchisce di un nuovo appuntamento: Pazzi per la spesa veg, ovvero Manuale di sopravvivenza per vegetariani e vegani in tempo di crisi.
Il riferimento al noto programma tv è assolutamente provocatorio. Tempo fa, incuriosita dall'ondata di interesse che ha travolto le casalinghe italiane in seguito alla sua messa in onda, ho deciso di vederne qualche puntata. Ho acceso la tv ed ho visto afferrare con raccapricciante avidità e velocità centinai di prodotti (per lo pù cibo spazzatura) e metterli nel carrello senza valutarne la qualità e l'utilità, addirittura senza neppure guardarli, solo perchè gratis. Ho spento la tv sbalordita ed inorridita da quelle scene apocalittiche di spreco e consumismo maniacale. Senza cadere in insensati eccessi, in questo periodo di incertezze lavorative e ristrettezze economiche, la necessità ed il desiderio di non sperperare le proprie risorse penso sia largamente condivisa. Per questo ho pensato di metter giù qualche piccolo consiglio per cercare di non affogare in questo oceano tempestoso che è la nostra economia (a mio modesto parere, così profondamente sbagliata e disumana), ovviamente con un occhio particolare ai prodotti adatti ai vegani.
Il riferimento al noto programma tv è assolutamente provocatorio. Tempo fa, incuriosita dall'ondata di interesse che ha travolto le casalinghe italiane in seguito alla sua messa in onda, ho deciso di vederne qualche puntata. Ho acceso la tv ed ho visto afferrare con raccapricciante avidità e velocità centinai di prodotti (per lo pù cibo spazzatura) e metterli nel carrello senza valutarne la qualità e l'utilità, addirittura senza neppure guardarli, solo perchè gratis. Ho spento la tv sbalordita ed inorridita da quelle scene apocalittiche di spreco e consumismo maniacale. Senza cadere in insensati eccessi, in questo periodo di incertezze lavorative e ristrettezze economiche, la necessità ed il desiderio di non sperperare le proprie risorse penso sia largamente condivisa. Per questo ho pensato di metter giù qualche piccolo consiglio per cercare di non affogare in questo oceano tempestoso che è la nostra economia (a mio modesto parere, così profondamente sbagliata e disumana), ovviamente con un occhio particolare ai prodotti adatti ai vegani.
Il primo appuntamento di questa rubrica è una sorta di decalogo del risparmiatore, una decina di consigli pratici per risparmiare sulla spesa alimentare. Probabilmente per molti di voi saranno cose già note ma spero che chi non è avvezzo al risparmio possa trovare qualche spunto interessante.
1) Fare una lista della spesa prima di uscire a fare acquisti è un'abitudine che vi risulterà doppiamente utile: eviterete di dimenticare qualcosa e di fare acquisti impulsivi che possono far lievitare l'importo finale. Un altro utile accorgimento è non uscire a stomaco vuoto, la fame è la personal shopper peggiore che ci sia.
2) Approffittate dei ribassi e delle offerte promozionali; molto convienenti sono le campagne promozionali 3x2 o taglio prezzo, che permettono di fare scorta di prodotti a lunga conservazione. Non soffermatevi però solo sul prezzo finale in offerta, per valutare la reale convenienza controllate il reale prezzo di partenza ed il prezzo al kg o al litro, in modo tale da poterlo confrontare con quello di altri prodotti simili.
Per rispamiare tempo, oltre che denaro, potete controllare le offerte nei volantini di super, ipermercati ed hard discount vicino casa. Se non li trovate nella cassetta della posta niente paura: ormai tutte le insegne sono dotate di un sito web dove potrete comodamente sfogliare i volatini promozionali direttamente dal vostro pc.
In ogni caso, accertatevi di comprare solo quello che vi serve realmente, davanti a forti ribassi è infatti molto facile cedere alla tentazione di esagerare o comprare futilità.
3) Ultimamente sono sempre più diffusi gli sconti sui prodotti deperibili con scadenza ravvicinata: controllate che non siano effettivamente scaduti e comprateli solo se certi di consumarli entro la data indicata.
4) Non inseguite necessariamente l'offerta: pensate anche in termini di costi di trasporto. Se per uno o pochi prodotti in offerta dovete percorrere molti km in auto o attraversare la stressante jungla del traffico cittadino, sarebbe meglio desistere. Se si considera il costo del carburante, infatti, fare la spesa nei punti vendita sotto casa o vicino il luogo di lavoro potrebbe rivelarsi più conveniente di quel che si pensa.
A tal proposito, se non avete troppi prodotti da acquistare, mettete delle scarpe comode e lasciate la pigrizia a casa: optare per una bella camminata o una passeggiata in bici va a tutto beneficio non solo del portafoglio ma anche del vostro sistema cardiocircolatorio.
5) Va bene risparmiare, ma attenzione alla qualità! State alla larga dal cibo spazzatura, che purtroppo molto spesso è quello più seducente e meno caro, controllate sempre l'etichetta. Se è vero, oggi più che mai, che la marca non è necessariamente sinonimo di qualità, è anche vero che a volte dietro ad un prezzo stracciato si celano ingredienti di scarsa qualità o di scarso valore nutrizionale (in linea generale evitate i cibi ricchi di grassi saturi idrogenati, zuccheri, farine raffinate, sale, edulcoranti e conservanti).
6) Una scelta assolutamente saggia è quella di fare la spesa ai mercatini rionali o al mercato del contadino. Queste forme di vendita diretta permettono di risparmiare sulla voce ortofrutta e non solo (generalmente è possibile trovare anche pane, biscotti, etc.) e di portare a casa prodotti freschissimi a km zero, riducendo così i costi ed i danni ambientali della distribuzione ed aiutando l'economia locale.
Nei mercati di quartiere il risparmio è assicurato, occhio però alla mancanza o alla scarsa chiarezza delle informazioni sulla provenienza della merce.
Il mercato del contadino è un'iniziativa organizzata dalla Coldiretti o dagli assessorati al commercio, ormai ampiamente diffusa in numerose città lungo tutto lo Stivale. I farmers' markets sono caratterizzati da prodotti di elevata qualità, anche biologici, acquistabili direttamente dai produttori a prezzi inferiori del 30% rispetto alla rilevazione media giornaliera pubblicata sul sito smsconsumatori
7) I G.A.S., gruppi di acquisto solidale, rappresentano un'interessante espressione di consumo consapevole.
Un gruppo d’acquisto è formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Il criterio principale usato nella scelta dei prodotti e dei produttori è quello della solidarietà e del rispetto dell'ambiente (si scelgono prodotti biologici o ecologici di piccoli produttori locali, avendo così la possibilità di conoscerli direttamente, appurando le condizioni di produzione e riducendo l'impatto ambientale del trasporto).
Per maggiori informazioni e per conoscere i G.A.S. più vicini alla vostra zona potete consultare questa pagina.
8) L'autoproduzione può rivelarsi un utile alleato del vostro portafoglio. Panificare in casa, fare biscotti, preparare marmellate e conserve, produrre latti vegetali, seitan, tofu ma anche saponi e cosmetici fai da te, sono tutte attività che si trasformeranno ben presto in hobby appassionanti e diventeranno motivo di grande soddisfazione.
9) I prodotti biologici, si sa, possono risultare costosi. Ma non per questo bisogna rinunciare a priori alla scelta biologica. Quasi tutte le maggiori catene della GDO, ad esempio, hanno in assortimento una propria gamma di prodotti bio che col tempo si arricchisce sempre più di nuovi prodotti. Esistono poi market e catene di negozi specializzati che, come le catene tradizionali, offrono periodicamente ai propri clienti una serie di promozioni ed offerte. Il web rappresenta un altro canale per acquistare prodotti bio a prezzi ridotti, esistono infatti diversi negozi online specializzati che trattano i più disparati prodotti bio a prezzi convenienti (le spese di spedizione in realtà penalizzano le offerte però molte volte gli shop online risultano utilissimi per reperire prodotti altrimenti introvabili nei punti vendita tradizionali).
10) Non dimenticate di portare le vostre sportine da casa. Dal 1 Gennaio 2011 in Italia è stato abolito l'uso dei sacchetti di plastica non riciclabile, ma le nuove buste della spesa biodegradabili hanno fatto sollevare numerose perplessità: sono più piccole e più costose, e molte volte sono sottili, poco resistenti e maleodoranti. Assolutamente da preferire le buste riutilizzabili, in particolare le shopping bag in tessuto (cotone, juta, canapa, ecc.) resistenti e facilmente lavabili.
ho quasi tutti i punti :)) spero di acquisirli tutti in breve tempo! baci
RispondiEliminacome si suol dire, "la necessità aguzza l'ingegno"...
EliminaMuchas gracias por tus sugencias, muy útiles en mi opinión para esta época de crisis que padecemos.
RispondiEliminaUn beso. María.
Desdichadamente esta difícil situación nos està golpeado a todos y sería una pena malgastar el dinero! gracias por dejar tu comentario!
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