Eccoci al secondo appuntamento con Letture gustose:
Devo ammettere che di musica classica non me ne intendo proprio tanto anche se mi piace molto. Ma a dispetto della mia ignoranza sull'argomento questo libro ha saputo conquistarmi già ad una prima rapida lettura, principalmente per la gioiosità e giocosità con cui viene trattato il rapporto, più stretto di quel che si pensa, tra il mondo della musica e della cucina.
Analogie filologiche, ricordi tratti dalla letteratura e dalla tradizione e tanti simpatici aneddoti si susseguono intrecciandosi con stuzzicanti ricette a tema.
In effetti non avevo mai notato quanto spesso si mangi e si beva nelle rappresentazioni liriche (lo stesso titolo del libro rammenta uno dei più celebri banchetti operistici, rappresentato nel secondo atto del Don Giovanni di Mozart) ed ignoravo il fatto che in passato i palchetti erano una sorta di salottini dove si colloquiava e si mangiava: dietro di essi infatti si trovavano delle piccole cucine dove la servitù dei nobili preparava la cena, i rifiuti venivano poi buttati giù dalla finestra con una certa noncuranza.
In effetti non avevo mai notato quanto spesso si mangi e si beva nelle rappresentazioni liriche (lo stesso titolo del libro rammenta uno dei più celebri banchetti operistici, rappresentato nel secondo atto del Don Giovanni di Mozart) ed ignoravo il fatto che in passato i palchetti erano una sorta di salottini dove si colloquiava e si mangiava: dietro di essi infatti si trovavano delle piccole cucine dove la servitù dei nobili preparava la cena, i rifiuti venivano poi buttati giù dalla finestra con una certa noncuranza.
L'interconnessione tra cibo e musica è attestata anche da tutta una serie di espressioni linguistiche comuni; molti grandi musicisti sono stati cultori appassionati della buona tavola, basti pensare a Gioacchino Rossini ed alle numerose ricette a lui attribuite, tra le quali spiccano i famosi "Tournedos alla Rossini". Numerose sono le ricette che si inspirano ai grandi musicisti e alle loro composizioni, per non parlare poi della musica da tavola, in voga nel '600-'700, che vanta un variegato repertorio di musiche espressamente composte per essere eseguite durante il banchetto, come sottofondo o come intervallo tra i servizi.