venerdì 7 giugno 2013

Pazzi per la spesa veg: Manuale di sopravvivenza per vegetariani e vegani in tempo crisi # 3

Ciao a tutti! 
Mi trovo "in trasferta" a Ferrara, per questo la pubblicazione delle ricette procede a rilento più del solito. Ringrazio tutti gli amici e le amiche di blogger e di facebook, risponderò appena possibile ai vostri commenti! Per ora non pubblico nessuna ricetta ma ho in serbo una ricetta di lasagne da leccarsi i baffi!ri commenti! 
Una felice coincidenza ha fatto sì che mi trovassi in questa meravigliosa città in concomitanza con il Ferrara Altroconsumo Festival, spero di tenervi al corrente delle interessantissime iniziative in corso. Intanto vi lascio con un nuovo appuntamento di Pazzi per la spesa veg: uno sguardo sugli hard discount.

La crisi economica che stiamo vivendo negli ultimi anni sta modificando radicalmente i modelli di consumo delle famiglie. Secondo l’Istat il 62,3% delle famiglie italiane ha ridotto la quantità e/o la qualità dei prodotti acquistati ed ha deciso di frequentare luoghi di distribuzione a prezzi più contenuti. La crisi dei consumi quindi spinge sempre più italiani a rivolgersi agli hard discount. L'Istat ha rilevato che il 12,3% delle famiglie acquista generi alimentari negli hard discount (contro il 10,5% del 2012). Tale tendenza è più evidente al Nord, dove si è registrato un incremento annuale maggiore, passando dall’8,5% delle famiglie al 10,9%, anche perché è l’area dove queste forme di distribuzione sono maggiormente diffuse. (fonte La Stampa)
A mio modesto parere, per dipingere un quadro più chiaro della situazione, si dovrebbe tenere in considerazione anche la (seppur lenta) diffusione di informazioni tra i consumatori, il maggiore interesse per un consumo più consapevole (attenzione all'etichetta e alla formulazione dei prodotti), unito alla perdita di immagine e credibilità dei grandi marchi, sempre più spesso coinvolti in scandali alimentari. 

Ma quali sono le principali catene di discount presenti in Italia? Ho stilato per voi una lista (provvista di link ai siti internet) sperando che possa esservi utile per la vostra spesa low cost.

ARD Discount
Volantino - Punti vendita

Dico
Sito internet - Volantino - Punti vendita - Contatti

DPiù Discount
Sito internet - Volantino - Punti vendita

ECU Discount
Sito internet - Promozioni - Punti vendita - Contatti

Eurospin Italia
Sito internet - Offerte - Punti vendita - Contatti

In's Mercato
Sito internet - Volantino - Punti vendita - Contatti

LD Market
Sito internet - Promozioni - Punti vendita - Contatti

Lidl Italia
Sito internet - Volantino - Punti vendita - Contatti

Md Discount
Sito internet - Volantino - Punti vendita - Contatti

Todis
Sito internet - Volantino - Punti vendita - Contatti

Tuodì
Sito internet - Promozioni - Punti vendita - Contatti


Altri link interessanti:
Discount or die

Invece che comprare di meno l’Italia va nei discount

6 commenti:

  1. Io vado sempre a fare la spesa nei discount, di quelli che hai elencato conosco solo Tuo e Todis. Ci trovo anche degli alimenti veg e bio, tipo al Todis compro cotolette e hamburger di soia buonissimi! E cmq ho scoperto che molti prodotti dei discount provengono dalle stesse fabbriche dei prodotti di marca, il luogo e gli ingredienti sono gli stessi, cambia solo che quelli di marca te li fanno pagare il doppio, leggendo le etichette si scoprono un sacco di cose :) Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sto provando ad autoprodurre sempre più e a comprare sempre meno ma diverse cose spesso le compro negli hard discount, guardando bene l'etichetta. Facendo attenzione alla formulazione, si possono trovare prodotti di buona qualità o comunque paragonabili a quelli di marca (e come dici tu, spesso prodotti negli stessi stabilimenti che lavorano per le grandi marche, ne avevo parlato qui: http://lanuezmoscada-cocina.blogspot.it/2012/06/letture-gustose-n8-giugno-2012.html). Se ti interessa l'argomento continua a seguire la mia rubrica, pian piano ho intezione di segnalare i prodotti che trovo negli hard discount, tutti adatti ai vegani /vegetariani, a prezzi accessibili.
      Grazie per il commento e buona giornata!

      PS: A parte qualche eccezione, i discount che ho indicato non sono diffusi uniformemente in tutte le regioni (da me ad esempio non ci sono Tuo e Todis, mi hai messo curiosità con quegli hamburger di soia, vorrei provarli...).

      Elimina
  2. una dieta veg del discount per me fa male tanto quanto una dieta onnivora, senza offesa, il discount veramente non si sa davvero cosa ci sia dentro, già non c'è da fidarsi delle marche, figuriamoci i cibi discount o hard discount
    io la qualità la sento parecchio, nel migliore dei casi sono cibi senza proprietà nutritive, come acqua fresca
    mi ricordo una volta, comprate le verze biologiche e le verze del supermercato, le prime mi hanno fatto andare in bagno (scusa la franchezza) e mi hanno realmente disintossicato, le seconde invece niente, anzi se capita mi hanno anche intasata
    non voglio immaginare chi mangia tutto discount, veramente quello che risparmiate per la spesa lo spendete dal medico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao Anonimo,
      credo che tu abbia frainteso il senso della mia rubrica (che non tratta solo di discount, questo è uno dei tanti argomenti). Non seguo una "dieta veg del discount", come la chiami tu, nè tanto meno invito a seguirla. Ho già scritto nei commenti e nei post precedenti che personalmente preferisco autoprodurre quanto più possibile (latte e formaggi vegetali, pane, pasta, biscotti, dolci e merendine, ecc), ma riconosco che non tutti hanno il tempo per farlo. Inoltre in questo post (http://lanuezmoscada-cocina.blogspot.it/2013/03/pazzi-per-la-spesa-veg-manuale-di.html) ho consigliato altri modi per risparmiare sulla spesa, ad esempio per la frutta e la verdura io mi affido ai mercati del contadino della coldiretti ed in generale alla vendita diretta, si risparmia e si compra a km zero.
      Detto questo, io guardo con sguardo critico l'industria alimentare in generale e credo che la maggior parte dei prodotti cosidetti "di marca" non siano migliori di quelli dell'hard discount: puoi facilmente trovare del cibo spazzatura tanto al supermercato quanto al discount. La discriminante che dovrebbe aiutarci a comprare bene è l'informazione. Saper leggere l'etichetta innanzitutto, perchè è l'unico modo che abbiamo per capire cosa ci sta dentro a un prodotto.
      Non so se per una sorta di deformazione professionale o per pura "pazzia" ma di ogni prodotto che passa tra le mie mani devo leggere l'etichetta. Non so se anche tu hai questa abitudine, ma ti consiglio di farci caso: vedrai che molti prodotti di marche notissime hanno una composizione che fa venire i brividi. Bada bene, lo stesso dicasi per certi prodotti dell'hard discount. Altri invece sono uguali o addirittura un po' meglio di quelli del supermercato. Basta saper scegliere. Anche per la spesa, così come nella vita, ci vuole il giusto spirito d'osservazione e di critica (nel senso greco del termine, come arte del giudicare). Purtroppo per quanto sia fortemente desiderabile ed auspicabile, tornare ai tempi del "giardino dell'eden" e vivere dei soli frutti della terra non è una soluzione possibile solo per il singolo ma non per tutta la popolazione mondiale. I prodotti alimentari industrialmente trasformati fanno parte ormai delle nostre vite, basta limitarli il più possibile e sapere scegliere.
      Insomma spero di averti fatto capire che non sposo la causa dei discount nè quelle delle marche; io tento di comprare quello che reputo buono o accettabile, mettendo sul piatto della bilancia qualità, salute e portafogli.
      Ultimissima cosa, al momento non ho ancora speso i miei risparmi per il medico e spero di non averne mai bisogno, grazie per il gentilissimo avvertimento!

      Elimina
  3. Io in Spagna sono fedelissima a Lidl e Aldi, anche DIA è molto migliorato e sono tornata a frequentarlo. Non ci vado solo per i prezzi ma perché, essendo i primi due società tedesche, hanno prodotti che non trovo in altri posti. E sono d'accordo con te sul fatto che anche i super tradizionali non garantiscono la sicurezza al 100%. Come ben dici, bisogna trovare un compromesso tra qualità, prezzo e salute. E niente ossessioni, che quelle fanno male al corpo e alla mente!
    Besitos.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io vado alla Lidl, per lo più per i sostituti del pane, che sono davvero buoni. Il DIA... quanti ricordi! quando stavo a Valencia il mio palazzo era circondato da punti vendita Dia! Io però andavo nelle piccole botteghe, che nonostante tutto erano convenienti, oppure al Mercadona. Che nostalgia!! Amavo ogni aspetto della vita in Spagna, anche fare la spesa era bello! :_(

      Elimina